PoetryMan
€13,00
AUTORE: PAOLO SARTORI
N° PAGINE: 172
BIOGRAFIA
Paolo Sartori (Udine, 1966) si occupa di teatro come autore, regista e talvolta come attore, ma solo dei suoi testi. Ha scritto diverse opere teatrali alcune delle quali sono state tradotte in francese e polacco. I suoi testi per il teatro sono stati rappresentati in Italia e in Francia. Ha pubblicato raccolte di racconti e il romanzo Quid edito da Silele edizioni. Poetryman è il suo primo libro edito da Leonardo J. Edizioni.
SINOSSI
Paul Sart è un poeta drammaturgo rinchiuso in un rifugio antiatomico. Fuori, imperversa una guerra termonucleare globale.
Paul è stato prescelto per realizzare un improbabile e utopico progetto: salvare un pensiero e una parola capaci di lasciare un segno alle future generazioni, se mai ci saranno.
Per farlo, deve interagire con QB, un sofisticato computer quantistico ad altissima tecnologia, destinato a diventare la sede di tutta la conoscenza della nuova umanità post-apocalisse.
Riuscirà Paul a portare a termine la missione?
Tommaso –
Esperimento riuscitissimo di “trip mentale” nell’universo della Parola che prende vita nella emozioni umane. Un libro godibilissimo, magari ad un primo sguardo non semplice, ma che ti prende dalla prima pagina all’ultima. L’ho letteralmente divorato in un colpo solo: iniziato ieri sera e non sono riuscito a staccarmi fino a che non l’ho finito. Ma la fine della lettura non è stata la fine del viaggio che è continuato e continua ancora. Puoi spiegare il tennis insegnando le regole e mostrando il gioco, o puoi provare a fare comprendere il tennis passando per Federer, senza le regole o le basi, solo andando all’essenza del tennis: l’autore sceglie questo approccio per parlare della poesia e della potenza della Parola e, a mio modesto parere, lascia il segno in maniera impeccabile.
Moreno –
Prima ancora di iniziare la lettura di questo libro sapevo che avrei affrontato un interessante viaggio,dove mi avrebbe portato non lo sapevo ma di certo in un luogo difficile da immaginare fino a che,iniziata la lettura, mi sono ritrovato catapultato all’interno di un rifugio antiatomico,mentre fuori imperversava una guerra termonucleare assieme a Paul sart per realizzare l’utopico progetto di salvare un pensiero e una parola da lasciare alle future generazioni.
Bene,se la scrittura ben calibrata rende i dialoghi,tra un umano e un computer, estremamente avvincenti, la cosa che mi preme sottolineare è la grande capacità dell’ autore di dare al lettore la sensazione,leggendo il libro,di esserne parte.
CHAPEAU